Culture

Risultati della consultazione pubblica sull’apertura dei dati del settore pubblico

Dal 16 giugno al 17 luglio 2022 si è svolta la consultazione pubblica promossa da AgiD relativa alle “Linee Guida recanti regole tecniche per l’attuazione del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36 e s.m.i. relativo all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico.

Sono pervenuti circa 180 commenti, di cui 22 afferenti a stakeholders di riferimento (soggetti singoli/associazioni/rappresentanti di enti e strutture). Vediamo cosa prevedono le “Linee Guida Open Data” e cosa è emerso dalla consultazione.

Le suddette Linee Guida costituiscono il documento di riferimento per tutte quelle amministrazioni e quegli enti che intendono pubblicare dati aperti, nello specifico ambito di applicazione rappresentato dall’attuazione del D. Lgs. n. 200/2021, che costituisce, a sua volta, il recepimento della Direttiva (UE) 2019/1024, comunemente chiamata “Direttiva Open Data” e relativa all’apertura e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico. Quelle pubblicate costituiscono una prima versione, che sarà aggiornata innanzitutto con le indicazioni emerse dalla consultazione pubblica da poco ultimata, e poi periodicamente, in modo da renderle coerenti con le evoluzioni tecniche/normative che, inevitabilmente, ci saranno su alcune tematiche ancora “in progress” (per esempio, l’attesa individuazione degli “high value dataset”, sui quali si scontrano contrapposti interessi).

L’obiettivo delle Linee Guida è quello di fornire a tutte le amministrazioni precise indicazioni per gestire in modo adeguato, dalla loro entrata in vigore in avanti, la pubblicazione di Open Data.

Le Linee Guida adottate da AgID ai sensi dell’art. 71 del CAD hanno carattere vincolante e, poiché prendono le mosse da un contesto europeo viene spesso sottolineato che una delle criticità più evidenti degli Open Data sia stata l’assenza di un’unica governance efficace a livello nazionale che genera una frammentazione dell’offerta di dati, una pressoché assenza di standardizzazione, e compromettendone ‒ o, quantomeno, riducendone ‒ le possibilità di riutilizzo.

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