Culture

Misurare ciò di cui stai parlando ed esprimerlo in numeri

Nell’articolo redatto da Bo Li e Bert Kroese apparso lo scorso 28 novembre 2022 presso il Blog del Fondo Monetario Internazionale, viene citato un famoso fisico il quale una volta disse: “Quando puoi misurare ciò di cui parli, ed esprimerlo in numeri, sai qualcosa a proposito”.

Riportiamo di seguito un estratto (appositamente da noi tradotto in italiano) molto interessante dal punto di vista delle attività in corso per la realizzazione della piattaforma DYDAS:

Quasi 140 anni dopo, questa massima rimane vera ed è particolarmente toccante per i responsabili politici incaricati di affrontare la mitigazione e l’adattamento climatico.

Questo perché devono affrontare gravi lacune informative che impediscono la loro capacità di comprendere l’impatto delle politiche, dalle misure per incentivare i tagli delle emissioni, alle normative che riducono i rischi fisici e aumentano la resilienza agli shock climatici. E senza dati completi e comparabili a livello internazionale per monitorare i progressi, è impossibile sapere cosa funziona e dove sia necessario avviare azioni correttive.

Ciò sottolinea l’importanza del sostegno dei leader del G20 a una nuova iniziativa sul gap di dati per rendere le statistiche ufficiali più dettagliate e tempestive. Ciò richiede dati migliori per comprendere il cambiamento climatico, insieme a indicatori che coprano voci circa il reddito e la ricchezza, l’innovazione finanziaria e l’inclusione, l’accesso ai dati privati e amministrativi e la condivisione dei dati. In breve, le statistiche ufficiali devono essere più ampie, più dettagliate e tempestive.

Il settore in cui il cambiamento è più necessario è quello dell’energia, che contribuisce maggiormente alle emissioni di gas serra, rappresentando circa i tre quarti del totale.

Le economie devono espandere le loro fonti di energia rinnovabile e frenare l’uso di combustibili fossili, ma sebbene ci sia stato un graduale spostamento in quella direzione, il ritmo non è ancora sufficiente. E in molti casi non solo manca l’ambizione politica, ma mancano anche dati completi e comparabili a livello internazionale per monitorare i progressi.
Per accelerare i tagli alle emissioni, i responsabili politici hanno bisogno di statistiche dettagliate per monitorare il percorso della transizione energetica e assisterli nell’ideazione di misure di mitigazione efficaci che possano fornire il percorso più rapido e meno dirompente verso emissioni nette zero…(LINK all’articolo completo in lingua inglese) ”.



Measure what you are talking about and express it in numbers

In the article written by Bo Li and Bert Kroese which appeared on November 28, 2022 in the Blog of the International Monetary Fund, a famous physicist is quoted who once said: “When you can measure what you are talking about, and express it in numbers, you know something about it”.

Below is a very interesting excerpt from the point of view of the ongoing activities for the creation of the DYDAS platform:

Nearly 140 years later, this maxim remains true and is particularly poignant for policymakers tasked with addressing climate mitigation and adaptation.

That’s because they face major information gaps that impede their ability to understand the impact of policies—from measures to incentivize cuts in emissions, to regulations that reduce physical risks and boost resilience to climate shocks. And without comprehensive and internationally comparable data to monitor progress, it’s impossible to know what works, and where course corrections are needed.

This underscores the importance of the support of G20 leaders for a new Data Gaps Initiative to make official statistics more detailed, and timely. It calls for better data to understand climate change, together with indicators that cover income and wealth, financial innovation and inclusion, access to private and administrative data, and data sharing. In short, official statistics need to be broader, more detailed, and timely.

The sector where change is needed the most is energy, the largest contributor to greenhouse gas emissions, accounting for around three-quarters of the total.

Economies must expand their renewable energy sources and curb fossil fuel use, but while there’s been a gradual shift in that direction, the pace is still not sufficient. And not only is there a lack of policy ambition in many cases, there also is a lack of comprehensive and internationally comparable data to monitor progress.

To accelerate cuts to emissions, policymakers need detailed statistics to monitor the path of the energy transition and assist them in devising effective mitigation measures that can deliver the fastest and least disruptive pathway toward net zero emissions…(Complete article LINK)”.