Culture

Il percorso promosso dal JRC per migliorare le competenze digitali dei cittadini

Fonte: Commissione Europea – Poster “Oceano Digitale” DigComp2.2

Nella pubblicazione curata dal JRC nel 2017 dal titolo “Il quadro delle competenze digitali per i cittadini. Con otto livelli di competenza ed esempi di utilizzo” (traduz. Dall’inglese “The Digital Competence Framework for Citizens With eight proficiency levels and examples of use”) veniva riassunto che la ricerca sull’apprendimento e le competenze per l’era digitale fu avviata dal 2005 da parte del servizio scientifico interno della Commissione, il Centro comune di ricerca (JRC), con l’obiettivo di fornire un sostegno politico basato su dati concreti alla Commissione europea e agli Stati membri sullo sfruttamento del potenziale delle tecnologie digitali per innovare le pratiche di istruzione e formazione, migliorare l’accesso all’apprendimento permanente e affrontare la crescita di nuove abilità e competenze (digitali) necessarie per l’occupazione, lo sviluppo personale e l’inclusione sociale.

Al 2021 si contano più di 20 studi importanti su questi temi con più di 100 diverse pubblicazioni. Il quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini, noto anche come DigComp, sviluppato dal JRC come progetto scientifico e con un’intensa consultazione delle parti interessate, inizialmente per conto della DG EAC e, più recentemente, per conto della DG EMPL, offre uno strumento per migliorare le competenze digitali dei cittadini. 

Pubblicato per la prima volta nel 2013, DigComp è diventato un punto di riferimento per lo sviluppo e la pianificazione strategica di iniziative di competenza digitale sia a livello europeo che di Stati membri.

Nel giugno 2016 il JRC ha pubblicato DigComp 2.0, aggiornando la terminologia e il modello concettuale, oltre a mostrare esempi della sua attuazione a livello europeo, nazionale e regionale.

Nel 2016 venne inoltre pubblicato un quadro per l’apertura degli istituti di istruzione superiore (OpenEdu) e un quadro delle competenze per l’imprenditorialità (EntreComp). Alcuni di questi quadri sono stati accompagnati da strumenti di (auto)valutazione e sono state intraprese ricerche sul pensiero computazionale (CompuThink), sull’analisi dell’apprendimento, sui discenti MOOC (MOOCKnowledge) e sui MOOC e sulle opportunità di apprendimento digitale gratuito per migranti e rifugiati (MOOCs4inclusion).

Maggiori informazioni sugli studi del JRC si possono essere trovate sull’hub scientifico del JRC al seguente link

Nel 2017 è stata pubblicata la versione DigComp 2.1 che è arrivata a descrivere 5 aree di competenza, per un totale di 21 competenze, che si sviluppano su 8 livelli di padronanza digitale, fornendo esempi concreti per ciascuno di essi. 

A conclusione del 2020, è stata annunciato l’avvio della revisione DigComp 2.2 per gennaio 2021. L’invito a contribuire alla revisione e a far parte della comunità di pratica, si trova al seguente link

Tale revisione si concentra sull’elenco di esempi di conoscenze, abilità e attitudini applicabili a ciascuna delle 21 competenze già delineate. 

Il processo di aggiornamento è gestito dal JRC in stretta collaborazione con la comunità delle parti interessate di DigComp, gli esperti ed aperto ad una ampia base di utenti. Una nuova pubblicazione con il framework DigComp aggiornato e tutto il materiale di riferimento sarà pubblicata nel 2022. 

Per la Comunità di Pratica (CoP) il JRC chiede a tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo della competenze digitali dei cittadini di contribuire alla revisione che si avvierà nel gennaio 2022. 

Di seguito sono riportate alcune tematiche per le quali si attendono contributi: argomenti e temi nuovi ed emergenti nel mondo digitale: disinformazione e disinformazione; Intelligenza artificiale (AI), competenze relative ai dati; tecnologie emergenti come la realtà virtuale, la robotica sociale, l’Internet delle cose; competenze ICT ‘verdi’; e-commerce e varie dimensioni dell’alfabetizzazione dei dati. 

Tuttavia i contributi potrebbero anche essere tratti dagli obiettivi di apprendimento e dai contenuti delineati nei materiali di formazione, nei programmi e in altre fonti educative e informative. Possono anche provenire da documenti politici come il piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 che afferma “Aggiornare il quadro europeo delle competenze digitali per includere l’intelligenza artificiale e le competenze relative ai dati e sostenere lo sviluppo delle risorse di apprendimento dell’intelligenza artificiale per l’istruzione e la formazione”